Nasce come celebrazione di un matrimonio tra regnanti e ora è una grande festa che si tiene con l’arrivo dell’autunno.
Fiumi di birra, tanto cibo e tanto divertimento: l’Oktoberfest è un evento di origine tedesca ma che ormai si è diffuso in tutto il mondo. Monaco di Baviera è la città in cui è nata questa ricorrenza e che ogni anno viene presa d’assalto da persone di ogni continente, che vogliono unirsi ai bavaresi nei festeggiamenti.
Essendo un evento dalla portata internazionale, tutti gli anni l’Oktoberfest porta a Monaco di Baviera tantissimi turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Questo fa sì che l’aeroporto della città sia piuttosto trafficato nel periodo in cui si svolge la festa e non a caso per evitare sprechi di tempo (vedi l’approfondimento di fastprivatejet.com sui vantaggi di un jet privato) molte persone raggiungono la Baviera con un volo charter.
Ma al di là del mezzo di trasporto utilizzato, le persone accorrono in massa per essere parte di quella che è considerata la fiera più grande del mondo: in media, l’Oktoberfest raduna 6 milioni di visitatori l’anno, che consumano circa 7 milioni di boccali di birra durante l’arco temporale della festa, che comincia nel penultimo fine settimana di settembre e si conclude al primo fine settimana di ottobre.
L’edizione 2023 comincerà il 16 settembre e si concluderà il 3 ottobre.
Storia dell’Oktoberfest: come è nata la festa della birra di Monaco
L’Oktoberfest nasce nel lontano 1810, quando per festeggiare il matrimonio tra il principe Ludwig (poi Ludwig I) e la principessa Therese di Sassonia, avvenuto il 12 ottobre, le autorità convocarono l’intera città di Monaco di Baviera per celebrare degnamente l’evento.
Il luogo prescelto per i festeggiamenti fu la distesa di campi alle porte della città, distesa che poi prese il nome di Theresienwiese (Il prato di Teresa). La manifestazione fu un tale successo che si ripeté negli anni successivi, in concomitanza con la festa dell’agricoltura. Agli stand di cibo si aggiunse presto uno dei simboli bavaresi più noti al mondo, la birra.
Dal 1950, il sindaco di Monaco di Baviera dà inizio all’Oktoberfest aprendo un barile di birra con un martello di legno e con 12 colpi di mortaretto che preludono l’apertura dei fusti della birra.
Cosa mangiare e bere all’Oktoberfest: specialità e birre da provare
L’Oktoberfest è una grande festa che offre tante prelibatezze tipiche e birre tedesche da degustare in uno dei grandi tendoni.
Tra i piatti da assaggiare ci sono il pollo e l’anatra arrosto; sono da provare anche lo stinco di maiale e il maialino da latte del tendone Shützen-Festzelt. Ma non di sola carne vive l’Oktoberfest: nel tendone Fischer Vroni è possibile degustare dell’ottimo pesce, mentre nel Ochsenbraterei si trovano specialità a base di bue.
Non mancano tendoni dedicati ai formaggi, ai canederli e ai dolci, oltre a tendoni dedicati a vegani e vegetariani: insomma, ce n’è per tutti i gusti.
E ce n’è per tutti i gusti anche per quanto riguarda l’attrazione principe dell’evento, la birra. Tutti i birrifici presenti devono rispettare l’Editto di Purezza Bavarese e offrire birre i cui unici ingredienti devono essere acqua, malto, luppolo e orzo.
I sei marchi presenti all’Oktoberfest sono Augustiner, Hacker-Pschorr, Hofbraü, Löwenbräu, Paulaner e Spaten: l’ideale sarebbe provarle tutte, così da vivere un’esperienza completa e degustare tutte le tipologie di birre, dalle chiare alle scure, passando alle birre al frumento e al limone come la Radler.
Non manca neppure un tendone dedicato a una selezione di vini, ma com’è ovvio la principale attrazione è la bionda: l’amore dei tedeschi per la birra si evince dal report European Beer Trends, che collocano la Germania al quarto posto dopo Repubblica Ceca, Austria e Polonia.
In conclusione
L’Oktoberfest è una delle fiere più grandi del mondo e un momento di festa che la Germania condivide con tutto il mondo, aprendo le porte della città di Monaco di Baviera ai turisti. Tra ottime birre e cibo in abbondanza la festa, la cui nascita risale al 1810, è diventata uno dei simboli della Baviera, da vedere almeno una volta nella vita.
